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Dr. Fabio M. Opassi

Impianti: come sono?


Gli impianti dentali vengono sempre più utilizzati negli ultimi anni per sostituire i denti naturali venuti a mancare. Con l’avvento dell’uso del titanio e il miglioramento delle tecniche chirurgiche, la loro affidabilità è arrivata ad un punto tale da poter essere considerata migliore dei tradizionali ponti su elementi naturali. Gli impianti vengono oggi utilizzati per scopi diversi:

  • come sostegno per denti singoli o ponti fissi

  • come supporto per protesi complete (tipo Toronto)

  • come portatori di attacchi per protesi rimovibili, migliorando la stabilità della protesi ed il comfort per il paziente

Gli impianti che oggi sembrano avere maggior successo terapeutico sono i cosiddetti impianti “sommersi”. Si tratta di impianti posizionati in un osso, da cui sia stato estratto da almeno un mese l’elemento dentario, che vengono poi ricoperti completamente dalla gengiva e lasciati “osteointegrare” per 2-3 mesi. Solo dopo questo periodo si procederà alla scopertura dell’impianto e alla sua protesizzazione.

Foto di impianto (Photo by Peter Kasprzyk on Unsplash)

Un altro tipo di impianto molto in uso è quello “semi-sommerso”: nel momento in cui viene messo, si applica una “vite di guarigione”, che sarà l’unica parte visibile dell’impianto, e si attende l’integrazione sempre per 2-3 mesi.

In casi particolari si possono effettuare impianti cosiddetti “a carico immediato” ovvero che vengono, nella stessa seduta chirurgica o subito dopo, completati con elementi dentari provvisori.

In aree di grande valenza estetica si arriva a fare il cosiddetto impianto “post-estrattivo immediato” ovvero si provvede nella stessa seduta chirurgica a togliere l’elemento naturale compromesso, posizionare l’impianto nell'alveolo e completarlo con un dente provvisorio.

La durata (prognosi) degli impianti dentali è determinata da vari fattori:

  • sistemici (es. alcune patologie come diabete)

  • locali (es. quantità e qualità di osso e gengiva del sito da riabilitare, parafunzioni)

  • abitudini viziate (es. fumo)

  • dal livello di igiene orale, che deve sempre essere adeguato

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